19
Lug
2012

Il delirio di Ilde

Potenzialmente inamovibili, un punto fermo al centro dello spazio,
sorriso acceso, frasi senza suoni.
Condannati al fraintendimento, nella chiarezza la confusione si rivolta, brucia, divampa,
il suo fumo è copertone,
s’attacca alle pareti.

Ricomincio da sopra, e da sotto,
riparto, da questo punto in cui poggio i piedi,
con il compasso traccio un semicerchio
Aperto.
A chi vorrebbe una sfera offro ellissi,  l’allungo all’infinito, imperfetta all’infinito:
sembra una rette, una strada, una vita…una persona.
La percorro tutta, perso tra gli odori inseguo i suoni mentre loro mi guardano.
Agitando le mani cerco tempo, prendo tempo,
troppo distratti da sé, cercano conferme, completezza;
una strada già tracciata su misura… una favola!
Un’illusione.

Concentro materia, lascio indietro i vostri occhi,
i vostri cuori non m’interessano,
non sento il polso non sento…
Dietro le vostre giacche nessuna idea, miliardi di pareti che frantumano.

non prendo niente da voi, faccio da me!
Con indifferenza posiziono le mie pedine tra gioie inaudite e paure cieche, moderne.
Anacronici, il  futuro è qui ed è ora, ma dove scappate?
Di chi sono il vostri nomi?

Ferrara brucia, Ferrara tuona, nessun rumore, nessun occhio che parli italiano racconta…
degli sbirri nel viale, della divisa che si sporca,
ci dimeniamo recalcitranti in un mondo che non sappiamo inventare.
Cani randagi, nufragati per sbaglio in questo mare, gente dispersa,
che col coltello incidete la vostra fortuna, allungando una linea della mano
Frasi senza senso quando tramonta il sole, quando tramonta il sole,
discorsi, parole, amici, intenzioni senza senso.

Ti ammazzan di discorsi quando tramonta il sole

Il delirio di Ilde si fa più audace

Ti rifugi nel  tuo tempo, nel tuo futuro che non ha spazzi, non offre ripari.

Sei al buio, vuoi sognare?
Cerchi un sogno  questa notte?

Un passato tranquillo, una vita discreta, di cui, francamente, nessuno riesce a ricordare,
con che coraggio stringi i tuoi pugni,
sei tu che hai bisogno di un motivo, non io!!!
Sei forse vivo? Ti senti vivo?

Alcuni se lo chiedono… altri no!

Quando ritorna il sole nuove gioie, a volte isteriche, altre  ansiose,
irregolari, frammentate, intraviste,
Rivuoi te stesso, il tuo respiro e

parli di te

come di un qualcosa che
non hai!
che non temo…

che derido.

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{4 Responses to “Il delirio di Ilde”}

  1. saresti potuto nascere Paris Hilton o Einestein oppure Madre teresa di Calcutta.
    Io, nella prossima vita, nasco Dalai Lama.

    lameteora
  2. Ilde… deriva dal tedesco, no? Qualcosa come battaglia, combattimento… Quella notte, però, ha preso una direzione diversa; ha parlato di te, come di qualcosa che hai… e che temo.
    Qualcosa che vorrei.

  3. Daniele

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