cronos


29
Set
2010

Tèlos

Lunga da sembrare infinita corre la Via,
lunghi e affrettati scivolano i passi,
nell’ ignoto che si addensa in un futuro incerto.
Simile a fiamma virulenta che brucia ignorata,
arriva a spegnersi senza che si possa apprezzare
l’attimo di Fuoco.
Aspiriamo con forza, succhiando vita,
e il sapore diventa insipido,
gusti e sensazioni sanno di sterile.
Si chiudono gli occhi per il riposo e il sonno,
amato e rimandato momento
di tregua dal tartasso di pensieri e azioni,
dalla vita.
L’inquietudine scivola e si insinua negli ultimi respiri,
lo spirito sospira e l’anima trema
e infine d’improvviso scivola
nella Pace.

VN:R_U [1.9.10_1130]
Valutazione degli autori: 7.0/10 (5 voti espressi)
VN:F [1.9.10_1130]
Gradimento: 0 (su 0 click)
20
Set
2010

Nèmesis

Saper vivere è la storia di un’ossessione.
L’ossessione d’amore in cui si crogiola chi ancora crede nei grandi ideali
Quei ideali impotenti che nutrono e distruggono l’anima di un sognatore.
Sognatore è colui che non si arrende di fronte l’evidenza dei fatti.
Che guarda sempre avanti. Che spera sempre oltre.

Saper vivere è la storia di una follia.
Follia indispensabile in questi tempi di pragmatismo sfrenato e cinico.
Follia è credere ancora che essere uomini, essere vivi significa saper soffrire e gioire fino in fondo.
Che l’uomo non è superiore alla bestia per il cervello, per ragione. Ma per irrazionalità, per passioni.

Saper vivere è la storia di una richiesta.
La richiesta a non smettere di godere, non smettere mai.
Non mentire a noi stessi, nascondendo la forza dei nostri bisogni.
Non cedere al mondo, che guarda da fuori le nostre passioni e le giudica sterili, vane, sbagliate.

Saper vivere è, in parte, anche la mia storia.
E’ l’urlo disperato di chi lotta contro il nuovo perbenismo che ci vorrebbe tutti coltamente disillusi.
E’ l’urlo di chi combatte il qualunquismo, l’ipocrisia, la svendita delle emozioni; di chi rivendicherà sempre il proprio diritto ad essere umano.

E quindi ad amare, senza un perché.

Difendiamo le nostre passioni.
Sono l’ultima cosa che oggi ci resta.

VN:R_U [1.9.10_1130]
Valutazione degli autori: 6.5/10 (2 voti espressi)
VN:F [1.9.10_1130]
Gradimento: 0 (su 0 click)
19
Set
2010

Neanche più al bar…

I tre entrarono nel bar e si andarono a sedere all’ultimo tavolo sulla destra, nascosti dietro l’angolo del bancone. Il loro angolo di pettegolezzo dove le birre arrivavano al volo.

Gianpier! Tre birre.” Fece Michele verso il barman.

Daniele sospirò sconsolato e gli lanciò tre bottiglie che afferrarono come giocatori di baseball.

Che servizio!” Commentarono aprendole sul bordo del tavolo.

Una ragazza davvero bella, con le gambe scoperte quel tanto che serve per attirare l’attenzione di un pover uomo, passò vicino a loro, per andare al bagno.

Era il secondo motivo per cui si sedevano lì. Potevano ammirare comodamente seduti la passerella delle donzelle che andavano al bagno.

Che figa!” Commentò Andrea, non appena fu passata. “Me la farei.”

Cosa non ti faresti?” Aggiunse Luca.

Una donna con l’occhio di vetro?” Rincarò Michele. “Anzi, diciamo con entrambi gli occhi di vetro… e ancora non sono sicuro che sarebbe al sicuro dal tuo uccello.”

Che ci posso fare se amo tutte le donne?” Si difese Andrea.

Ma non ti sei fidanzato con quella.. quella tipa… come cazzo è che si chiama?”

Andrea ci pensò qualche secondo, serio. “Quasi sicuro che si chiama Agnese o qualcosa del genere, comunque… Non ci scommetterei.”

Stupidità di Andrea a parte…” disse Luca. “Michè, non mi sembra che tu sia stato mai un tipo molto fedele. Povera quell’ illusa della tua nuova fidanzata.”

Diciamo che abbiamo filosofie di relazione molto diverse.”

Sì.” Ammise Andrea. “Sei un puttaniere!”

Risata generale.

Questa mia reputazione comunque è ingiusta.” Si difese Michele, un po’ troppo teatrale. “Perchè voi fate i puttanieri perchè vi comanda l’uccello, io lo faccio con cervello. C’è un’ idea dietro il mio essere puttaniere! E come sapete sono le idee a dare nobiltà alle azioni.”

E quale sarebbe?” Chiesero interessati al suo ennesimo vaneggio.

Che io sono per la poligamia, non pretendo di essere monogamico, di essere così presuntuoso e poco intelligente da dire che potrei condividere il letto, e quindi la maestosa attività che c’è dietro, anzi che ci si fa sopra, con la stessa donna ed essere contento così per sempre. E’ utopia. O scarsità di pretese.”

Quindi per te niente matrimonio?”

Ma sei fuori?” Michele sembrava spaventato alla sola parola.

Pensaci bene, nessun continente è così sessualmente corrotto come l’europa a causa del matrimonio monogamico contro natura. Solamente a milano ci saranno più di 8000 prostitute. Non sono forse esse donne terribilmente danneggiate dall’istituzione monogamica, vere vittime umane sull’altare della monogamia?” Sembrava un attore drammatico in piena performance. “Non c’è ragione di discutere sulla poligamia, bisogna accettarla come un fatto esistente dovunque , rimane solo il compito di regolarla. Dove sono poi i veri monogami? Vi sfido a dirmi che voi lo siete.”

Io non posso, lo spirito è forte, ma la carne è debole…” Si scusò Luca.

Io non posso, io non vedo donne, vedo possibilità di fare colazione sempre in una casa diversa…” Aggiunse Andrea.

Quindi possiamo dire che noi tutti viviamo almeno per un certo tempo, ma ,di solito sempre, come noi dimostriamo, nella poligamia. Siccome dunque ogni maschio ha bisogno di parecchie donne, nulla è più giusto che consentirgli, anzi imporgli, di mantenere molte donne.”

Michele non si era accorto che la sua momentanea ragazza era arrivata e già da qualche secondo ascoltava la loro conversazione alle sue spalle.

E gli altri erano ben lungi da dirglielo. Anzi, lo incitavano ad andare avanti, a farla sempre più grossa. Anche qualcun altro nel bar iniziava a odorare tragedia imminente e guardava attento. Michele intanto era partito. Si stava infervorando, come un profeta.

Con ciò anche la donna viene ricondotta nella sua naturale condizione di essere subordinato, e la cavalleria e la dama,” disse disgustato… “questo mostro della civiltà europea e della cultura cristiana, con le sue ridicole pretese di rispetto e venerazione, verrà eliminata dal mondo, e vi saranno soltanto donne, e non più donne disgraziate e in disgrazia, di cui adesso il mondo è pieno.”

Brindarono alla conclusione della sua orazione e l’ormai ex-fidanzata di Michele gli svuotò la birra sui pantaloni, sotto lo sguardo esterrefatto di tutto il bar, tra le risate di degli amici, e le imprecazioni ad alta voce di Daniele che avrebbe dovuto pulire quel bordello.

Questo è l’unico modo che avrai da me oggi per bagnarti.”

Fortuna che spero sempre nel domani.” Sorrise Michele, sdrammatizzando.

La ragazza posò con calma la birra vuota sul tavolo e se andò tra gli applausi del bar.

VN:R_U [1.9.10_1130]
Valutazione degli autori: 0.0/10 (0 voti espressi)
VN:F [1.9.10_1130]
Gradimento: 0 (su 0 click)
18
Set
2010

γένος

Luci soffuse
che celano le ombre del peccato.
Umore caldo sulle dita
sulla pelle
che nuda
accende passioni
perverse,
che risveglia sensazioni
cupe e oscure.
Umore caldo sulla lingua
che avida di piacere
si vuol cibare.
Un caldo abbraccio
un brivido sulla pelle.
Oh, tenebra, oscura tentazione,
Che porta a compiere gli oscuri rituali,
che cela l’ignoto
e illumina l’eterno,
svela gli arcani misteri
e accendi i sensi
di noi che viviamo
ai confini delle notti.

VN:R_U [1.9.10_1130]
Valutazione degli autori: 3.5/10 (2 voti espressi)
VN:F [1.9.10_1130]
Gradimento: 0 (su 0 click)
17
Set
2010

Lucifer

Anime dannate,
che restie all’abbandono della terra
cercate nel tempo un presente eterno
e bruciate nell’adesso
perché ogni singola vostra azione
rimanga impressa tra ricordi d’ un tempo
dominato dallo spreco di attimi vissuti senza consapevolezza.
Rinunciate a qualcosa che amate,
o povere creature,
e vacue voci di filosofi s’ affermeranno tra voi.
Pregate, o popolo represso, per la mia liberazione.
Io ostento anima perversa
all’udir le vostre ipocrite buone azioni.
Morite, o schiavi di un eterno divino,
al sopperir della sua parola.
Tutto ha un tempo,
tutto scorre
e quando alla fine capirete,
anche voi sarete come me,
ma mai sarò come voi.

VN:R_U [1.9.10_1130]
Valutazione degli autori: 7.5/10 (2 voti espressi)
VN:F [1.9.10_1130]
Gradimento: 0 (su 0 click)