11
Mag
2011

ipocrisi-a

Quella dell’inferno è
stanza insolita per far canoscenza…
eppur siam qui, e tu
hai voglia di me,
di giuocare  ad altro gioco così partecipando,
all’ennesimo, massacro,
forse l’ultimo…
ma adesso siam qui,
solo il nulla oltre le pareti ed ora,
tra queste fiamme,
in questo foco,
dove le certezze, preste,  inceneriscono,
questo core carbonizzato si
riafferra alla vita e ritorna a battere,
facendo rumore… già!
Un puro quanto ingenuo fracasso.
E puoi gridare e piangere, puoi confonderti;
scomponiti,
so ch’è quel che vuoi;
non tornare indietro, piuttosto,
cerca tra il tuo corpo il mio corpo,
e mordimi, e leccami,
sbranami l’anima, o, quel che ne resta,
so che in questo sei molto brava,
non durerà che una notte…
perché siamo all’inferno,
ed è davvero  insolito
cercare, amore, in un posto così…
fragile

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