19
Set
2010

Mamma non sa…

La camera si intorpidisce, il soffitto s’allontana, sprofondo.
<<Non ha mai dato l’aria di essere un tipo sveglio, e lo dice anche sua madre>>,
<<se solo potesse vederlo ora>>, sicuramente signora, sicuramente.
Un laccio emostatico mi separa da loro, sembra un teatrino, tutti si muovono,
qua e la, e io che mi credevo lontano. È un’invasione. << ma cazzo! Io lo sapevo!
l’ho sempre saputo! Cristo!>> e me lo dici solo adesso!? Idiota!
<< e ora come ne usciamo!? Cazzo! Cazzo!!>>
Gianpiero è freddo, Gianpiero non ha mai avuto un bel nome, e l’ha sempre saputo, e …
diciamo che l’ha sempre visto come uno scherzo idiota da parte di padre. In casa sono
tutti molto fieri di lui, si insomma,  fieri, fieri che il figlio, nonostante tutto non si sia
mai cacciato nei guai. E non capisce, anzi, non ha mai capito, come cazzo sia  possibile,
che nonostante gli occhi chiari e i capelli biondi, non avesse mai navigato nella figa, si qualcuna
all’orizzonte, ma di quelle che passano, e fino a quando ne rivedi un’altra passano pure gli anni.
Quell’idiota aveva una storia, una storia come tutti, e come tutti, poi, se l’è persa per strada.
Non ne ha mai parlato molto … e aveva un parere, aveva un parere per tutto, su tutto,
così come un idea, e quando ne parlava ti sembrava
di vederlo scavalcare, per un attimo, oltre il muro di cinta e tentare l’evasione.
Giampiero è fermo, immobile. Le sue pupille guardano, vedono tutto, chissà cosa poi …
<<schifoso merdoso!!  S’è cagato nei pantaloni!>>
Giampiero ha gli occhi aperti, e continua a sentirci, a vedere, e a pensare, e sente di averne
da ridire, ancora, e ancora, e  sente di non aver ancora  finito, e vuole urlare, e vuole dare il suo
personale “ vaffanculo”. Gianpiero ha dei conti in sospeso, di quelli che prima o poi avresti risolto, di quelli che se non ci pensi tu lo farà  il tempo, ma il tempo è così lento ora.
Per Gianpiero  il tempo non scorre mai.
<< Gianpiero!? Ma che cazzo di nome è!?>>
Gianpiero perde sangue dal retto, sembra proprio che tirerà le cuoia.
Stanotte  guarderà tutto da li, dal pavimento, e nessuno lo sposterà,
magari domani qualcuno finisce che lo trova, e allora saranno
problemi suoi. Per Gianpiero la vita era un problema, non irrisolvibile, ma, comunque, una fonte di stress.
Gianpiero non ha mai desiderato la morte, semmai la solitudine, eppure stranamente, a suo modo, c’è riuscito, a fargli compagnia c’è solo un laccio emostatico.
Adesso dorme, sogna, alle bollette ci penserà domani.

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{4 Responses to “Mamma non sa…”}

  1. Sei un pazzittone…

    cronos
  2. è sempre un piacere.

  3. ripensando a quello di prima, non sempre.

  4. Se a casa sono fieri di lui, alle bollette ci penserà qualcun altro?!?!

    il panda

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