17
Ott
2010

coodividila

Sono giorni e giorni che lascio ditate sul vetro della bolla che ti ho costruito intorno è un po’ che non ci alito più contro ti mostro il culo ma tu guardi sempre giù da quando ho iniziato a non guardarti.

Sono tutti uguali non tento neanche più di costruirmi una maschera non ne vedo l’utilità a cosa mi servirebbe tanto mi sento davvero io personaggio a colori in un film in bianco e nero come alle feste quando non conosco nessuno mi sembrano quasi tutti un po’ scemi che rido impacciata complimentandomi del buffet ma non mi sento in imbarazzo è inevitabile mi viene spontaneo cavolo è che ormai è automatico però se potessi osservarmi dal soffitto mentre ho quella risatina nervosetta così ridicola direi cioè ma ti sei vista sfigata che idiota penso che se ci fossi tu sarebbe tutto più semplice mi sentirei leggera vezzosa anche forse un po’ invidiata allora si che sarebbe festa ma alla fine non me ne frega niente sono fatta così anche con gli altri ragazzi tipo quella volta che davo la colpa alla vodka ma io non mi sentivo ubriaca dio se stavo bene giuro stavo davvero per farlo ma ero troppo impegnata a ripetermi io queste cose non le faccio e continuavo a vedere tante persone che mi guardavano e mi fissavano li immaginavo seriamente e con calma a dire ad alta voce e senza nessuna espressione in faccia che certe cose non le avrebbero mai fatte è inquietante a pensarci forse non sto troppo bene ultimamente è possibile che a certe cose penso solo io cioè ma se tutto fosse invenzione dell’uomo se fossi nata da sola in preda all’istinto senza nient’altro vaffanculo senza il buoncostume e i preconcetti la religione che ne so senza tutti i ruoli già stabiliti esisterebbero l’affetto, l’amicizia, l’amore che poi qual è la loro definizione non sono tutti sentimenti come si fa a dire che uno è migliore di un altro e tutto quello che c’è in mezzo dove lo metti o chiaro o scuro che odio quelle cretine quando mi chiedono ma siete solo amici o c’è qualcosa di più qualcosa di più solo perché è un maschio ma se si trattasse di una donna quale sarebbe il limite minimo per sospettare che io sia lesbica o qualcos’altro di strano siete stupide meglio chiamarla voglia di scopare a questo punto e pure se fosse vorrei tornare a quando avevo tredici anni per tipo toccarmi e non sentire quel lontano senso di colpa di tristezza sentirmi bene sul serio quando non conoscevo nulla del mondo allora si che avrei potuto amare già innamorarmi forse anche prima di incontrarti tu non immagini quanto mi piaci continuo a ripetermelo e più ci penso più ne ho paura forse significa proprio questo amore oh ma cristo basta mi faccio troppe paranoie.

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Valutazione degli autori: 7.7/10 (3 voti espressi)
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coodividila, 7.7 out of 10 based on 3 ratings

{4 Responses to “coodividila”}

  1. da quando hai imparato a scrivere? io ti leggevo per compensazione

    anitagrey
  2. Pure Gaspare ci sa fare quando vuole…. Si impegnasse un po’ ogni tanto!?!?

  3. …vorrei tornare a quando avevo tredici anni per tipo toccarmi e non sentire quel lontano senso di colpa di tristezza…
    cioè, ti toccavi con tristezza o no?

    scarlattina
  4. non vale tu non punteggi ecco.Allora non cazziarmi se punteggio male perche’ nemmenop io punteggerei.Bello.

    unisonosuono

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