si guardò intorno con minuzia
con l’intenzione esplicita di far caso ai particolari
sul tavolo un mazzo di chiavi un cavo un evidenziatore un bicchiere
sul divano -la fodera blu logora e antica- un paio di cuffie bianche una borsa
sugli scaffali della libreria raccoglitori rossi tutti uguali
la sedia di sguincio tra la cucina e il salore
rossa anch’essa.
inspirò profondamente
contando i secondi che occorrevano affinchè l’aria le giungesse al diaframma.
poi si avvicinò alla porta
girò lentamente il pomello metallico
sfiorò la parete con il polpastrello dell’indice
e uscì.
Sprofondavano piano, come radici attecchivano saldamente al terreno squassando la terra intorno, erano in due, ognuno dei quali da solo bastava a se stesso, nessun pensiero oltre le insenature di quella muschiosa corteccia, tiravan su’ forti, senza subir né darle, prendaevano ciò che dovevano, senza che il mondo potesse vantar credito… con loro la natura era in debito, ma questo loro non seppero mai, così impeganti a vivere poi…
l’ansimare lieve dell’insoddisfazione cova nell’anima come un mostro
le parole polverizzatesi restano sospese come cenere
che la tua bocca socchiusa e turgida è mero esibizionismo
-il senso del possesso che fu prealessandrino-
Suoni conficcati tra le luci, lottano per superare l’abbaglio precedente
Scuotono la pace risucchiandola nella radura, gravida di note pensuli
Appese, ognuna attende un verso
Segna il passo del guerriero, ma troppo lieve per essere virile allora continua a reggere i pensieri credendoli fiabe
Ascoltare fiabe per non contendersi la vita
Prossimo vento e prossima ventura calera’ lenta come una goccia sulla guancia
Chissa’ se sara’ una lacrima di resa o vittoria. Teme, l’infantile pretesto quasi quanto lo ama. Percio’ non sentira’ nulla se non i suoni conficcati tra le luci giocando con gli angeli e ferendosi coi demoni
Amante bizzarra di lune e chimere sprona il mare ad infliggerle visioni di romantico ciarpame giacche’ esse rivelano solo folle di umane miserie e aspetta rannicchiata il prossimo silenzio pregandolo di soffiare leggero come un pensiero bambino.